Ma della mia vita privata non parlerò molto, qui. Qui voglio sfoggiare la mia "parte razionale", quella che esprime al meglio virtù e opinioni artistiche e intellettuali, non come una vacua iattanza ma come una consapevole brama di far capire al mondo quello che sono e quello che penso.
Quindi Marco diventa valiumfever, la febbre di una droga che allontana la coscienza dalle sue peggiori azioni, portandola in una dimensione parallela, latitante, dove il sonno oscura la realtà e permette alla ragione di non venirne a conoscenza; se non attraverso uno specchio patinato e sapientemente filtrato, un velo di menzogna ma anche di necessità. Perchè a volte capita di mentire, persino a se stessi.
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