sabato 13 settembre 2008

Odori, città, luoghi & dintorni

Mai più che in questo momento ho potuto sperimentare sensazioni simili: ogni luogo fisico (ma anche ideale o spirituale) ricorda situazioni ormai lontane, che desidero soltanto segregare nell'Archivio dei "bei momenti passati". Ma stranamente questo mi riesce impossibile, per dimenticare o anche soltanto per distrarre la mia attenzione dovrei attuare una "traslazione radicale" di corpo e anima, verso un nuovo spazio loco-temporale; non è cripticismo, nè una distorta forma di istinto suicida, semplicemente una necessità, una fottutissima e dolorosa necessità. Impossibile, almeno per ora, perchè la salvaguardia del mio futuro, già irrimediabilmente compromesso, mi suggerisce di rimanere in questa città fino al compimento degli studi. Dopotutto mancano pochi mesi, quanti? Contiamo uno, due, tre... Nove!! nove mesi, una gravidanza. Chissà se al termine, un atroce travaglio mi permetterà di partorire...qualcosa! Forse una nuova consapevolezza, una rinnovata sicurezza di sé, oppure un rimarcamento delle mie attuali convinzioni. Intanto diamoci dentro con questa cazzo di scuola: dopotutto l'ho sopportata per 4 anni, non saranno altri nove mesi a farmi sclerare completamente. L'ultimo anno, poi addio Coss"ano", addio Biella, addio mio passato...
Ma, vicissitudini di avveniristici pragmatismi a parte, il bisogno permane... Bisogno di cancellare lavagne ancora intatte, scritte, indelebili nella mia mente. Lastre incise testimoni di un futuro programmato e sognante, che però non si potrà più, mai più, realizzare. Solo una chimera qualunque rimarrà, utopica e irrealizzata. Ma rimarrà. E' questo che devo ficcarmi in testa.

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