lunedì 10 novembre 2008

i fiori del male

Ultimamente sto fortemente rivalutando l'importanza di una vita frenetica. Perchè ci diamo tanto un gran daffare, per il nostro futuro, quando neanche sappiamo camminare?
Noi non sappiamo camminare, non siamo in grado di mettere un piede davanti all'altro. Se noi sapessimo camminare potremmo raggiungere anche le mete più elevate che l'uomo, da millenni come da qualche minuto, ricerca imperturbabile nella sua folle corsa contro la morte.
E dove ci ha portati la logica spietata dei quattroassi? Sono di un colore solo, nessuno potrà mai giacere in una bara arcobaleno, a cuoricini o a pois. Legno impregnato di vernice chimica e nauseabonda, quest' odore non potremmo mai sentirlo tanto più vicino. E saranno i fiori del male quelli che, i nostri conoscenti addolorati, poseranno sulla nostra tomba dove magari verseranno anche qualche infima lacrimuccia.
Non pieghiamoci al cospetto di una vita ad un fiato, non diventiamo schiavi dell'abitudine e del cioccolato. Pensiamoci: Il dolore è buono, la vita è buona, la vita è dolore. Sillogismo. Semplice. Efficace. Perfetto.

4 commenti:

DiVx ha detto...

Schopenauer esci da questo corpo!

Gre ha detto...

io non ho problemi verrò cremata, poi sono pienamente consapevole che al mio funerale nessuno piangerà per me.

marco ha detto...

meglio una tomba asciutta che marcia di lacrime ipocrite.

Squilibrato ha detto...

La vita è tutto ciò che hai descritto. La morte anche.

Complimenti.